Se ne conoscono circa quattromila, suddivisi in varie categorie: alpinismo, nautica, pesca, campeggio, decorazioni ecc. Non è necessario conoscerli tutti, importante che quelli che abbiamo imparato li sappiamo eseguire rapidamente e che siano di semplice esecuzione. Un nodo fatto bene deve tenere il carico e sciogliersi facilmente.
Se cliccate sul nome del nodo si apre l’immagine.
Terminologia
- Assuccare – Stringere o mettere in tensione il nodo.
- Corrente – La parte libera della corda che serve per costruire, assuccare il nodo.
- Dormiente – La parte della corda che non sarà usata per costruire il nodo, è la parte opposta del corrente.
- Doppino – Quando la corda forma una U, corrente e dormiente non si incrociano, ma sono paralleli.
- Collo – Quando corrente e dormiente si incrociano e si dispongono paralleli.
- Mezzo collo dritto – Quando corrente passa sopra il dormiente si incrociano e non si dispongono paralleli.
- Mezzo collo rovescio – Quando corrente passa sotto il dormiente si incrociano e non si dispongono paralleli.
- Volta – Sarebbe il mezzo collo quando è attorno ad un oggetto.
- Gassa o asola – Il cappio che si forma tra corrente e dormiente quando si incrociano.
- Occhio – La zona interna di una gassa o asola.
Quelli che ho imparato posso dividerli in:
D’arresto – Di giunzione – Ancoraggio – Accorciamento.
Nodi d’arresto
Sono eseguiti alle estremità delle corde per fermarne la corsa.
- Nodo semplice – Serve come chiave di arresto di un’altro nodo o che la corda si sfili da un foro.
- È sicuro, si stringe troppo rovinando le fibre della corda ed è difficile da slegare.
- Otto o Savoia – Sostituisce il nodo semplice.
- È sicuro, non indebolisce la corda, non si stringe troppo ed è facile da slegare.
Nodi di giunzione
Questi nodi servono per unire due corde o fettucce.
- Nodo piano – Serve unire due corde delle stesso diametro.
- Facile da eseguire e da sciogliere, ma non è molto sicuro.
- Doppio Inglese – Formato da due nodi semplici intrecciati.
- È sicuro, offre molta resistenza, si usa su corde di piccolo diametro.
- Nodo fettuccia – Formato da un nodo semplice senza chiuderlo e con l’altro capo si seguono in senso inverso i giri del nodo.
- È sicuro, una volta trazionato è difficile da sciogliere.
Nodi d’ancoraggio
Servono per ancorare la canoa, tendere una corda, calare un carico.
- Gassa d’amante o bolina – Crea un anello fisso alla fine di una corda.
- Facile da realizzare (anche con una mano), facile da slegare anche dopo una forte trazione. Tende a slegarsi se lasco.
- Gassa d’amante scorsoia.
- È una gassa d’amante nel cui occhio è passato il dormiente.
- Otto con frizione.
- È sicuro e resistente.
- Barcaiolo o parlato – Si costruisce con due asole sovrapposte.
- Di veloce esecuzione. Fare nodo di arresto sul corrente.
- Mezzo barcaiolo.
- Assicurazione dinamica per calate controllate.
- Machard.
- È un nodo a frizione, che si blocca sulla corda quando è in tensione e scorre scarico.
- Farfalla.
- Si crea una gassa fissa in mezzo alla corda. Serve a separare lesioni della corda.
- Del bandito – Ancorare la canoa.
- È un nodo a rilascio rapido, il nodo si scioglie tirando il capo libero.
- Dei muli – Ancorare la canoa.
- È un nodo facile da sciogliere tirando il capo libero.
- Di Tarbuck – Nodo scorsoio regolabile.
- Serve per regolare la lunghezza di una corda mantenendo la tensione.
Nodi di accorciamento
- Margherita.
- Serve per accorciare una corda o separare la parte rovinata.
- Catenella o treccia.
- Serve per accorciare una corda. Si scioglie facilmente.
Suggerimenti
Un’ottima applicazione per i nodi che ho caricato sullo smartphone la trovate qui konts3D.
Per approfondire l’argomento sui vari tipi e usi, rivolgetevi ai professionisti della vela, soccorso e alpinismo.